Dietro ogni opera d’arte c’è uno spazio segreto, un luogo dove l’artista trova il proprio rifugio interiore. Per chi osserva i disegni astratti di Roberta Savani, è difficile immaginare che queste opere nascano in un luogo così intimo e semplice: la sua casa. Qui, tra mura che riflettono la sua personalità, l’artista trova il terreno fertile per dare vita alle sue emozioni più profonde.

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Non c’è uno studio ricercato, né un luogo espositivo.

 

Lo spazio è essenziale, quasi nascosto. La sua scrivania, accarezzata dalla luce naturale che filtra dalla finestra, è il teatro in cui avviene la magia. È lì che, con una semplice matita 9B, le emozioni prendono forma, senza pianificazione né progetto, ma in una fluida espressione spontanea.

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In questo angolo discreto, le pareti raccontano poche storie. Non ci sono tele o schizzi appesi, non c'è nulla che urli la presenza di un’artista. Eppure, proprio questo silenzio, questa quiete, è ciò che alimenta la sua creatività.

 

Lo spazio intorno a lei è un riflesso di sé stessa: un mondo che lascia parlare l’interiorità, dove le linee astratte e i cerchi perfetti emergono come rappresentazioni viscerali di emozioni che non possono essere spiegate a parole.

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Disegnare per lei non è solo creare, è un atto di liberazione. È nel silenzio di questo spazio che i suoi sentimenti più complessi si trasformano in opere d’arte, e in quel momento, la sua casa diventa il suo universo creativo, l'unico luogo dove può sentirsi completamente sé stessa.

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THE WORKSHOP: where art takes shape.

Behind every artwork lies a secret space, a place where the artist finds their inner refuge. For those who observe the abstract drawings of Roberta Savani, it’s hard to imagine that these works are born in such an intimate and simple place: her home. Here, within walls that reflect her personality, the artist finds fertile ground to give life to her deepest emotions.

There is no elaborate studio, nor an exhibition space.

The space is minimal, almost hidden. Her desk, bathed in natural light streaming through the window, is the stage where the magic happens. It is there, with a simple 9B pencil, that emotions take shape, without planning or design, but through a fluid and spontaneous expression.

In this discreet corner, the walls tell few stories. There are no canvases or sketches hanging, nothing that shouts the presence of an artist. And yet, it is precisely this silence, this quiet, that fuels her creativity.

The space around her is a reflection of herself: a world that allows the inner self to speak, where abstract lines and perfect circles emerge as visceral representations of emotions that cannot be explained in words.

For her, drawing is not just creating, it is an act of liberation. It is in the silence of this space that her most complex feelings transform into works of art, and in that moment, her home becomes her creative universe—the only place where she can truly feel herself.